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Nati per delinquere mi è venuta l'ispirazione per questo post. Mi ha fatto sorridere l'idea che ci possa essere sempre qualcuno che, in Italia, riesca a fare un certo tipo di lavoro pur non avendo determinate caratteristiche...
Si parla spesso della scelta di ridurre il tempo dedicato al lavoro. E questo è un discorso che mi trova pienamente d'accordo.
Ma vorrei per una volta lasciare da parte questa questione e parlare delle difficoltà oggettive che si incontrano in questo paese per trovare anche solo uno straccio di lavoro.
Partiamo da me. Ho una
laurea triennnale in Sociologia e Ricerca Sociale. Ho sempre "lavoricchiato" mentre studiavo; ho svolto il
Servizio Civile Nazionale Volontario, ho maturato un' esperienza significativa in una comunità per disabili adulti. Conosco benissimo l'inglese, per quello che in questo paese può servire.
Dopo la laurea ho svolto uno
stage in una agenzia interinale, dove sembrava ci fosse spazio per me, nell'ambito della selezione del personale. Arriva la crisi e i primi a saltare sono i dipendenti a tempo determinato, figuriamoci gli stagisti, ultima ruota del carro.
Finisce lo stage e con quello la speranza di essere assunti.
Non mi perdo d'animo.
Insomma un pò di esperienza ce l'ho. Non mi abbatto. Mando via tanti e tanti curriculum vitae sia via web sia di persona per
diverse e svariate mansioni, faccio il giro dei vari centri per l'impiego e delle agenzie. Ma dopo mesi la risposta è sempre la stessa: "
Cerchiamo qualcuno che abbia più esperienza, sia più giovane, più vecchio...Bla Bla bla. Grazie per la candidatura, le faremo sapere."
Non essendoci per me lavoro all'orizzonte decido di iscrivermi ad un corso finanziato dalla Regione Piemonte per lavorare con i bimbi del nido. Lavorare con i bimbi è una cosa che mi ha sempre attirato moltissimo. Mi dico, se una laurea non basta, tanto vale non stare con le mani in mano e iscriversi ad un
corso di formazione professionale. Peccato che questo è un corso per diplomati. Mi dicono che i laureati accettati saranno pochi. Non mi perdo d'animo. Mi iscrivo in più istituti della provincia di Torino. Ma non arrivo neanche al test di ammissione, perchè il corso in quasi tutte le scuole dove mi ero preiscritta non parte. La Regione Piemonte
taglia i fondi destinati alla formazione. Niente da fare. Il prossimo anno sarà attivato un corso triennale all'università.
A quel punto un pò ci resto male.
Niente lavoro, niente corsi di formazione.
A gennaio non so ancora bene come, se per fortuna o grazia divina, il Centro per l'Impiego mi mette in contatto con una Cooperativa sociale della zona e riesco a trovare un
lavoro splendido, anche se di poche ore alla settimana. Ma è già qualcosa. Si tratta di sostituire alcune educatrici del pre e doposcuola. Non so fino a quando durerà. Ho un contratto di collaborazione, per ora il contratto a tempo determinato sembra lontano.
A volte mi arrabbio quando vedo persone altamente incompetenti in certi posti di lavoro e questa cosa mi fa molto male. Ma ci ho fatto il callo.
A volte do la colpa a me stessa e mi dico che se avessi scelto anche solo un altro corso di studi, mi sarebbe andata meglio. Ma poi mi confronto con amici e conoscenti che più o meno hanno la mia età e che hanno seguito percorsi di studio diversi. E guarda un pò sono a casa anche loro.
Gli unici che lavorano? Quelli che dopo le scuole medie han cominciato a lavorare perchè di studiare non volevano saperne. E oggi lavorano come idraulici, elettricisti e così via.
Anche solo chi ha smesso dopo le superiori un lavoro come segretaria o commessa lo ha trovato.
Dovrei forse cominciare a pensare che se non avessi continuato a studiare sarebbe stato meglio e avrei avuto più fortuna, garanzie e stabilità in ambito lavorativo?!:-)
Non so se questo sia un paradosso tutto italiano ma so che la
disoccupazione giovanile in italia è arrivata quasi al
28%.
Mi chiedo ma anche per voi è così dura?
Mi piacerebbe sapere di voi, cosa ne pensate, se vedete anche voi la situazione come la vedo io. :-)