lunedì 16 novembre 2009

Differenziare i nostri rifiuti...comodamente!

bidone

Quest'estate io e Daniele abbiamo trascorso una settimana di vacanza nel Voralberg, in Austria.
La signora che ci affittava l'appartamento, nel momento in cui ci ha consegnato le chiavi, si è premurata di dirci che non avremmo trovato un bidone unico per i rifiuti, bensì molti bidoncini in garage, dove smaltire i nostri rifiuti durante la nostra permanenza.
Questa cosa mi ha fatto sorridere...e mi ha fatto capire che spesso noi italiani, all'estero, in termini di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti siamo visti come dei principianti. E forse non completamente a torto!:-)

Personalmente la questione rifiuti mi sta molto a cuore.
L'ideale sarebbe produrre pochi rifiuti, buttare il meno possibile, e nel caso riutillizzare le cose che acquistiamo.

Purtoppo,quando ci rechiamo a fare la spesa non veniamo aiutati e per ogni cosa che acquistiamo, alimentare e non, ci ritroviamo con un imballaggio, un sacchetto o una borsa di plastica da smaltire.

Io generalmente cerco di andare a fare la spesa con delle borse che mi porto da casa, di comprare alimenti privi di imballaggio e cerco di riutilizzare tutto: una vaschetta di plastica può essere utile per metterci dentro qualcosina, così come i contenitori di vetro possono essere tenuti da parte per conserve o marmellate.
Però purtoppo riutillizzare tutto è molto molto difficile.
E quindi se di cose da smaltire si tratta allora, almeno, cerco di smaltirle per bene e di praticare la raccolta differenziata dei rifiuti.

Qui nel mio paese da un anno a questa parte il comune ha deciso di creare per ogni borgata una zona rifuti con un bidone per il vetro, uno per la plastica, uno per l'organico, uno per la carta e uno per il rifiuto indifferenziato. Vi è una normativa che riguarda tutti i comuni italiani, la quale, prevede l'obbligo di raggiungere il 65% di rifiuti riciclati entro il 2012.

Prima invece, la regola era avere un cassonetto grigio per tutti i rifiuti nelle borgate e in qualche area in paese, dei cassonetti per differenziare. Molti per pigrizia o mancanza di tempo non erano propensi a praticare la raccolta differenziata perchè voleva dire prendere l'auto e andare appositamente a gettare plastica o carta. E la raccolta differenziata veniva praticata da pochi.

Da quando il comune ha cominciato a diffondere i bidoni per la raccolta differenziata vedo gente che si prodiga molto più di prima a smaltire i rifiuti. Anche chi non era abituato a differenziare.
E' stato sufficiente mettere dei bidoni vicino a casa per tirare fuori la coscienza ecologica di molti. :-)
Segno che basta davvero poco, a volte.


E in casa come sono organizzata?

Mi son procurata 5 cestini diversi che tengo in un angolo della cucina in cui getto i miei rifiuti.
Generalmente svuoto i miei cestini una volta a settimana...e finalmente posso andarci a piedi!:-)

7 commenti:

equAzioni ha detto...

bè, direi che sei bravissima e superogranizzata!!
noi abbiamo la fortuna di avere abbastanza spazio a disposizione anche per la raccolta dei rifiuti e ci siamo organizzati con due bidoni in balcone per plastica e vetro(i più ingombranti); sotto il lavandino invece abbiamo uno scatolone dove raccogliamo la carta e un cestello per l'umido che svuotiamo di volta in volta nella nostra compostiera che abbiamo in giardino
il ritiro di carta e plastica qui da noi è 1 volta a settimana, mentre per il vetro bisogna andare in discarica, che è aperta solo in determinati giorni/orari
per l'umido...noi ci arrangiamo da soli! e per questo abbiamo anche uno sconto sulla tassa dei rifiuti: yeeee!!!!

erbaviola ha detto...

beh, io nel 1995 a Vienna sono stata spiazzata dalla raccolta differenziata. da noi al massimo cartone e plastica, lì c'era anche un contenitore apposito per il tetrapack, da sciacquare, piegare bene e infilare nella cassettina-raccolta a forma di casetta che bisognava portare giù una volta alla settimana. Davanti al sacchettino per i collant sono quasi svenuta. Penso di aver preso più appunti per fare la differenziata austriaca che per le lezioni che frequentavo lì! Mi fa piacere vedere che almeno loro non demordono... ;)

Francesca ha detto...

Proprio ieri meditavo sulla possibilità di non produrre affatto rifiuti... ma la conclusione è stata che per non produrli occorerebbe consumare la frutta e la verdura del proprio orto, vuol dire essere praticamente autosufficienti dal punto di vista alimentare e per la pulizia della casa... e questo è praticamente impossibile.
Anche io, come te, sto attenta a acquistare prodotti che abbiamo un imballaggio il più possibile biodegradabile o riciclabile. Faccio la raccolta differenziata da anni e sono felice quando vedo che anche altri, finalmente, lo fanno... e il fenomeno è sempre più diffuso!!! Finalmente una buona notizia!!!
Un abbraccio
Francesca

Frugalista ha detto...

Ciao Ica:-)

Personalmente mi piace molto il momento in cui "differenzio" un rifiuto riciclandolo.

Mi fa sentire meno in colpa per quanto consumo.....

La raccolta differenziata è anche utile per pensare a cosa ho comprato e come l'ho usato.

Certo una grossa mano la può dare uan legilsazione specifica in materia, che premi gl imballaggi minimali.

Se cambia la percezione comune degli imballaggi da "comodita" a "non ecologico, inquinante" chissà che le aziende più attente al mercato non cambino finalmente strategia.

Ikka ha detto...

@equazioni: per l'umido ci siamo procurati un composter da tenere in giardino...ma i risultati del compost per ora sono deludenti...ma non ci arrendiamo...prima o poi riuscirò a concimarci l'orto!:-)

@erbaviola: gli austriaci sono davvero avanti nella raccolta differenziata...è sicuramente segno di grande civiltà la loro attitudine a differenziare.:-)

@cicabuma: ...vedere che piano piano si prende un pò di consapevolezza e le persone comincino a differenziare mi fa sentire sollevata...una buona notizia davvero!:-)

@frugalista:Ciao!! Che bello vederti passare da queste parti ogni tanto!:-)
Concordo con te sul fatto che servirebbe una legislazione in merito agli imballaggi...forse sarebbe l'unico modo per toccare sul vivo le aziende e far sì che ne producano di meno...

Emanuela ha detto...

Anche noi in casa differenziamo il più possibile. Mi fa solo pensare il fatto che in Italia queste azioni che dovrebbero essere dettate dal buon senso, hanno bisogno di normative!!! Anche io sono stata in Austria questa estate, e sono rimasta fortemente impressionata dal senso civico che hanno gli austriaci, il rispetto per le cose pubbliche, per la natura, per le altre persone .... temo che noi abbiamo tantissima strada da fare ancora. Finchè aspettiamo che sia una norma di legge a farci aprire gli occhi....
L'importante comunque è non stancarsi di crederci.
Un abbraccio.

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