lunedì 19 ottobre 2009
Autoprodurre il formaggio
Produrre il formaggio in casa è davvero divertente e più semplice di quello che si possa immaginare.
Ho iniziato con il produrre dei tomini freschi per poi dedicarmi anche al produrre del formaggio da mettere a stagionare in cantina in una sorta di mobiletto chiamato "stagera", comprata per poco ad una fiera dell'artigianato.
Nel cominciare a produrre il formaggio ho cercato di mettere insieme le conoscenze che possedeva mia nonna, con quella di alcuni libri specifici sull'autoproduzione casalinga e articoli che ho trovato su internet. Ho cercato di fare un mix, insomma.:-)
Posso dire, grazie alla mia piccola esperienza, che il formaggio fresco è rapido da preparare in casa, mentre quello stagionato un pò meno.
Quando si parla di formaggio fresco si parla di formaggio dove non è prevista la cottura della cagliata.
Nel caso del formaggio da stagionare, spesso, invece la cagliata viene cotta.
Ma la differenza sostanziale sta nelle cure che devono venire riservate al formaggio da mettere a stagionare, il quale necessita di una salatura particolare, una stufatura e una stagionatura che dura anche un mese, durante la quale il formaggio va girato e unto frequentemente in modo che formi la crosta.
Il formaggio fresco che produco è molto simile al primo sale mentre quello stagionato ricorda molte tome piemontesi...dico ricorda perchè è molto difficile riuscire a ricreare un particolare tipo di formaggio e a dire il vero non ne ho neanche la pretesa!
Per produrre in casa del formaggio è necessario procurarsi questi "strumenti":
- Fascelle
- Caglio
- Latte crudo
- Termometro per alimenti
Vediamo nello specifico cosa sono e dove riuscire a trovarli:
Le fascelle: questi aggeggini, che fino a qualche anno fa si trovavano facilmente, sembrano essere spariti dalla circolazione e li si trova ora solo più in ferramente ben fornite o in negozi in cui si vendono articoli specifici per la birrificazione. Nel caso non le troviate basterà recuperare quei cestelli che spesso si trovano nelle confezioni di ricotta...andranno benissimo.:-)
Il caglio: lo si può trovare in farmacia.
Il latte crudo: Lo si può prendere nelle cascine o nei distributori di latte crudo di cui tra l'altro parlavo in questo post.
Il termometro per alimenti: Io ne ho comprato uno a poco qualche tempo fa via web, e devo dire che va benissimo. Nel caso non lo abbiate, comunque, non è un problema per fare il formaggio fresco.
Basta un semplice trucchetto: il latte per poter cagliare, va portato ad una temperatura di 36° -37°; quindi basterà metterci un dito dentro e quando non lo sentiremo né caldo né freddo vorrà dire che saremo intorno ai 37°, la nostra temperatura corporea.
Il termometro comincia a diventare indispensabile qualora si voglia fare del formaggio da stagionare poichè la cagliata va cotta e portata ad una temperatura compresa tra i 45° e i 60°.
Una volta procurati questi strumenti fare il formaggio è davvero semplice e ne vale davvero la pena!
Il risultato finale sarà ottimo e anche la spesa sarà stata modica: con 4 litri di latte (circa 4 euro) si ottengono 12 tomini e una tometta. Ma prezzo a parte, il sapore di questo formaggio prodotto in casa non ha davvero paragoni!
A breve posterò la ricetta per fare i tomini freschi in casa!:-)
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4 commenti:
Aspetto la ricetta :)
mia nonna fa i tomini in casa ma io non li ho mai fatti,devo farmi spiegare da lei..
ciao buona settimana!
@daniela: la tua nonna deve essere veramente in gamba...vende la sua frutta, fa i tomini..grande!:-)
Buona settimana anche a te!
bravissima!
appena torna a casa davide gli faccio trovare il tuo post casualmente aperto sul pc, chissà mai gli venga la voglia (più che la voglia è il tempo che manca però....) di rimettersi in pista a fare qualche formaggino fresco!!
aspetto tante tante ricette
francesca
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