L'autoproduzione è una delle cose che mi ha sempre affascinato. Già da bambina rimanevo di stucco guardando mia nonna che abitava in campagna fare i tomini freschi con il latte delle mucche appena munto.
Era una cosa che mi incuriosiva tantissimo.
Poi i miei nonni si son fatti anziani, le mucche davano troppo lavoro e tutto questo è passato nel dimenticatoio. I miei genitori non erano tanto per queste cose, perchè lavorando entrambi tutto il giorno non avevano molto tempo per dedicarsi a queste faccende. E forse neanche la voglia.
Comprare era più rapido.
Però quel mondo fatto di semplicità, tomini e vita all'aria aperta a me è rimasto nel cuore.
Sarà stato un retaggio della mia infanzia o chissà che cosa, fatto sta che una mattina di un anno fa ho iniziato a pensare che molte delle cose che mettevamo sotto i denti io e Daniele facevano proprio schifo e costavano pure care. Al che ci siamo detti: “Perchè comprarle comunque?”
La mia prima esperienza di autoproduzione è stata con il pane.
Se il fornaio fa il pane che sa di gomma, che oltretutto il giorno dopo è già duro come una suola e me lo mette 3 euro al kilo, perchè rassegnarmi e comprarlo lo stesso?
Da lì l'idea di provare a fare da me...un po' per sfida e un po' per gioco. Il passo è stato graduale: non si diventa fornai in un giorno, lo so bene. Mi sono procurata un elettrodomestico di cui non conoscevo l'esistenza fino a poco tempo prima: la macchina del pane. E' bastato utilizzare acqua, farina e lievito di birra. Il risultato è stato ottimo.
A poco a poco ho affinato la mia conoscenza riguardo alla farina da utilizzare per la panificazione, scoprendo che ne esistono di diversi tipi e a riconoscere quando un impasto è troppo secco oppure troppo umido e a correggerlo.
E' più facile di quello che si pensi. Anche più economico, ma sopratutto è molto più soddisfacente il risultato.
Ora il pane praticamente non lo compro più, ma lo faccio io, in casa.
Il pane è stato un primo passo. Un inizio.
Oltre al pane ora produciamo da noi tante altre cose: la birra, i tomini freschi, le tome un po' più stagionate,il burro, le marmellate e coltiviamo le nostre verdure.
Oltre a ottenere dei prodotti ottimi dal punto di vista qualitativo,in tutto ciò c'è un notevole divertimento e anche un evidente risparmio.
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